Si avvisa la gentile clientela che le spedizioni sono sospese per le festività e riprenderanno il 07 Gennaio 2025

Manutenzione impianto fotovoltaico

Chi possiede un impianto fotovoltaico deve provvedere a effettuarne una regolare manutenzione, in modo da prevenire problemi ai pannelli solari, che potrebbero rovinarsi, perdere in efficienza, e di conseguenza essere meno produttivi nel fornire l’energia necessaria per la casa. Fortunatamente si tratta di un’operazione semplice e poco dispendiosa, sia per quanto concerne la manutenzione ordinaria (che può essere svolta anche in autonomia), sia per quella straordinaria, che invece viene eseguita da tecnici specializzati. Di seguito vedremo quali sono le attenzioni fondamentali per garantire all’impianto una lunga vita e un’efficienza ottimale.



Regole per la manutenzione ordinaria

Come accennavamo, la manutenzione ordinaria può essere eseguita dal proprietario in prima persona, effettuando prima di tutto una pulizia dei pannelli, che devono essere sempre splendenti per rendere al massimo. In certi casi la pioggia è sufficiente, ma foglie e incrostazioni di polvere possono essere molto più difficili da rimuovere, e necessitano di un trattamento più mirato, specialmente se la casa si trova in una zona prossima al mare, a un viale alberato o in una zona industriale: in questi casi la pulizia deve essere condotta con maggiore frequenza. È possibile trovare in commercio dei kit appositamente pensati per la pulizia fai da te, all’interno dei quali si trovano detergenti e spazzole, ma se ci si trova in presenza di macchie particolarmente difficili da asportare, è consigliato rivolgersi comunque a un esperto, oppure alla ditta che ha installato l’impianto. Questo perché i pannelli talvolta sono difficili da raggiungere, sia perché imprimendo troppa energia, si corre il rischio di danneggiarli in modo irreparabile. Inoltre occorre ricordare di rimuovere eventuale neve dai pannelli, dal momento che essa impedisce il loro lavoro, preferibilmente quando non si è ancora ghiacciata. In caso ciò non fosse possibile, è bene aspettare che il sole la ammorbidisca, in modo da ridurre il rischio di grattare il vetro. Da evitare categoricamente l’uso del sale.

Accanto ai processi di pulizia, occorre monitorare con attenzione il rendimento dei pannelli, così da tenerne sempre sotto controllo le prestazioni: quando queste si rispecchiano da quelle che il produttore indica come ottimali, significa che è arrivato il momento della manutenzione. Non solo: l’impianto di monitoraggio consente di effettuare una diagnosi più precisa, riuscendo a individuare la componente che necessita di essere trattata per ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto. Questa verifica può essere effettuata anche da remoto tramite smartphone, e permette anche di tenere d’occhio il quantitativo di emissioni di CO2 che si stanno risparmiando grazie all’energia rinnovabile.



I kit fai da te e i robot per pulire i pannelli solari

Oltre ai kit di pulizia cui abbiamo fatto cenno in precedenza, in commercio possiamo trovare anche dei robot dedicati specificamente alla pulizia dei pannelli solari, che rappresentano un ottimo aiuto per la manutenzione ordinaria dell’impianto, nonostante non possano sostituire del tutto l’intervento di un tecnico specializzato. Questo perché tali strumenti permettono di rimuovere i residui che si sono accumulati con il tempo e le intemperie, in modo che la superficie possa tornare sgombra per assicurare la massima ricettività, ma talvolta la semplice pulizia non basta, e alcune parti devono essere sostituite.



La manutenzione straordinaria

Come dicevamo, a differenza della manutenzione ordinaria, quella straordinaria deve essere obbligatoriamente eseguita da un esperto, che controllerà il buono stato di salite di tutte le componenti dell’impianto fotovoltaico, ne confermi il funzionamento in totale sicurezza, e si assicuri che qualsiasi rischio di cortocircuito sia completamente azzerato.

Con il termine manutenzione straordinaria si intende tutte quelle operazioni che includono controllo e pulizia che non possono essere effettuate dal proprietario per la loro pericolosità e perché richiedono, per essere eseguite al meglio, delle attrezzature particolari per non danneggiare i pannelli e raggiungere anche i punti più ostici.

I motivi per cui si dovrebbe periodicamente procedere a richiedere una manutenzione straordinaria da parte di un tecnico sono molteplici. Innanzitutto perché si tratta di un processo fondamentale per assicurare al proprio impianto di godere delle condizioni ideali per rendere al meglio, e un tecnico professionista è in grado d riparare eventuali danni che si sono verificati. Inoltre, è fondamentale anche la questione relativa alla sicurezza, dal momento che tentare di raggiungere certi punti, anche solo per effettuare una normale pulizia, potrebbe essere molto rischioso per l’incolumità del proprietario, e la manipolazione di certe parti potrebbe risultare davvero pericolosa, dal momento che l’impianto è collegato alla rete elettrica.



Quando fare la manutenzione straordinaria: come capirlo

Infine, cerchiamo di capire come riconoscere il momento giusto per richiedere una manutenzione straordinaria del proprio impianto fotovoltaico. Di fatto, non esiste una vera e propria regola, tuttavia ci sono dei segnali che indicano quale sia il momento migliore. In particolare, un primo controllo approfondito potrebbe essere utile già dopo i primi due anni, dopodiché andrebbe effettuato circa una volta l’anno. Per gli impianti domestici che abbiano un voltaggio inferiore a 11 kW non esiste una legge che regolamenti la frequenza con cui deve essere effettuata la manutenzione straordinaria, ma dal momento che si tratta di un’operazione di fondamentale importanza per assicurare un ottimo funzionamento dell’impianto e un consistente risparmio dei consumi, oltre a una maggiore produzione di energia rinnovabile, è bene rispettare le tempistiche consigliate, in modo da prevenire il sopraggiungere di qualche danno. Al contrario, aspettare che si verifichi un guasto è assolutamente sconsigliato.

Le basse temperature, come anche gli sbalzi, potrebbero danneggiare alcune componenti, specialmente le più esposte, mentre le avversità meteorologiche importanti possono rappresentare un serio rischio. Motivo per cui dopo una grandinata, una forte nevicata o un vento particolarmente potente, sarebbe una buona idea far controllare il proprio impianto. Solitamente la manutenzione viene effettuata verso l’inizio della primavera, quando ormai il periodo di maggiore esposizione al maltempo è trascorso, e l’impianto potrà essere pronto ad accogliere al massimo delle sue potenzialità la nuova stagione, che sarà anche la più produttiva.

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